Il biliardo è un gioco che fin da piccolo mi ha affascinato e che per molti anni ho praticato direi con discreti risultati. In una delle tante mie giornate trascorse tra panno verde, birilli e buche, mi imbattei in uno scontro davvero interessante che si svolgeva nel tavolo accanto: a sfidarsi c’erano due individui (per ovvi motivi chiamerò Tizio e Caio). Conoscevo Tizio, e la cosa che mi era saltata subito all’occhio era la sua stecca, in fibra di carbonio che penso avesse acquistato per circa 800/900 delle vecchie lire. Caio, invece, era un emerito sconosciuto, era la terza-quarta volta che lo vedevo in quella sala, ma mai con una stecca in mano, si era sempre limitato a guardare gli altri giocare. Ma cosa aveva di strano? La sua pseudo stecca era un “manico di scopa”. Nonostante i mezzi a disposizione dei due fossero nettamente differenti,l’incontro si concluse con la vittoria di Caio,

ergo il risultato non sempre è figlio dello strumento, e l’abito non fa il monaco.
Analogamente in azienda, per la buona riuscita di un progetto di business intelligence, il software è sì una condizione necessaria ma di certo non sufficiente.

Infatti non a caso quando si parla di B.I. (abbreviazione di Business Intelligence) ci si riferisce non solo al software ma anche a tecniche, processi, regole che permettono di trasformare i dati in informazioni per prendere decisioni.
Spesso in azienda si commette l’errore di partire dallo strumento, ovvero il software, rilasciare nel più breve tempo possibile Report e Dashboard, per poi accorgersi dopo, della difficoltà nella lettura del dato e cosa ancor più grave della mancanza di informazioni adeguate al management ai fini decisionali.
Sicuramente ormai c’è molta concorrenza tra i vendors di software B.I., addirittura il mercato offre molte soluzioni open source, pertanto la scelta del software non è la discriminante per la riuscita del progetto.
Ma da dove partire? Sponsorship, competenze economiche e tecniche sono gli ingredienti vincenti, ovvero:

  • 1. Sponsorship :occorre definire un responsabile\team di progetto che dovrà essere supportato da una forte sponsorship;
  • 2. Competenze economiche: il responsabile del progetto grazie alle conoscenze di cui dispone, dovrà insieme all’imprenditore o ai fruitori della B.I., definire fatti da analizzare e misure da adoperare e dimensioni da considerare (Analizziamo il fatturato? Va bene lordo Iva? Ci basta per mese oppure anche per cliente?)
  • 3. Competenze tecniche: sulla base delle informazioni che dovranno essere disponibili (Fatturato per mese e per cliente lordo iva) occorrerà dialogare con i sistemi informativi, al fine di aver informazioni non soltanto sulla struttura hardware e software, ma principalmente sul flusso dei dati, sulla loro disponibilità e attendibilità (abbiamo le vendite?Sono per giorno?Le abbiamo anche per ora?).

A questo punto il gioco è fatto: il responsabile del progetto ha individuato insieme all’imprenditore o agli utilizzatori cosa e come misurare (ricavi, costi, per mese, per cliente) e poi ha verificato la disponibilità dei dati in azienda. Si può procedere,dunque, alla scelta del software e all’implementazione in senso tecnico.

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